5 giugno 2009

Volterra: Il comune che vieta l'energia pulita












dal corriere.it 05/06/09

Benvenuti a Volterra, primo comune «deolicizzato» d’Italia e anche «liberato» dai pannelli solari. Il cartello ancora non c’è. E forse non ci sarà mai. Ma, da quando è stato approvato il nuovo rego lamento urbanistico, la cittadi na pisana, uno scrigno d’arte etrusca, romana e medievale, è già entrata nella storia dei di­vieti. La nuova normativa impe disce l’istallazione in tutto il territorio comunale, borgo e colline toscane, di impianti eolici standard e limita l’uso dei pannelli solari. Non installabili nella cittadina, quest’ultimi, ma solo in siti industriali e, per uso proprio, in zone fuori le mura di non particolare pregio.

«Una decisione saggia che tutela il paesaggio e il valore artistico della nostra città» - spiega il sindaco Cesare Bartaloni (Pd) -. Un provvedimento che non è contro l’energia rinnovabile. Non si possono issa re pale enormi accanto a cam panili e cattedrali o deturpare i tetti di antichi palazzi da sfilze di pannelli solari». La decisione del Comune non è piaciuta agli ambientali sti. Che hanno annunciato una marcia su Volterra e un espo sto all’Autorità garante della concorrenza. «Le aziende che operano nel settore delle ener gie rinnovabili - spiega Fabio Roggiolani, consigliere regiona le e leader dei Verdi - saranno penalizzate. Un esempio lo ab biamo già avuto con un assur do divieto a istallare tre piccoli impianti fotovoltaici fuori dal centro storico. E tutto questo accade in un Comune famoso per aver autorizzato industrie chimiche a deturpare il sotto suolo e ad inquinare i fiumi».

Durante la marcia gli ambientalisti si vestiranno da vampiri. «Non solo perché sim bolo delle tenebre in cui si vuo le gettare la città - spiega l’ecologista pisano Andrea Che li - ma perché dopo i successi dei romanzi e dei film della sa ga di Twilight ambientati an che a Volterra, la città è diventa ta il tempio degli amanti dei succhiasangue. Ora speriamo non diventi la capitale degli ammazza energia pulita». Non tutti però la pensano co sì. A favore del Comune si schiera Alberto Asor Rosa. Il professore, coordinatore della rete dei comitati per la difesa del territorio, premette di non essere contrario a priori dei confronti delle due energie la cui applicazione va studiata ca so per caso. «Però in una città come Volterra mi sembra un provvedimento adeguato e to talmente condivisibile», dice.

Contraria è invece Mariella Zoppi, docente universitaria e paesaggista: «Con le energie al­ternative bisogna fare i conti senza pregiudizi. Non si posso no proibire le pale eoliche e i pannelli solari che, non solo ci regalano energia pulita, ma possono integrarsi perfetta mente con l’ambiente. Che co sa avremmo dovuto fare allora con i tralicci dell’alta tensione? Abbatterli tutti e rimanere al buio?». L’assessore all’Urbanistica del comune di Volterra, Andrea Cinotti, contesta l’accusa di proibizionismo. «Anche per ché noi abbiamo vietato l’eoli co invasivo: le grandi pale in tutto il comune e il mini eolico nel centro storico. Piccole pale non più alte di due metri, pos sono essere installate fuori dal borgo in zone di non particola re pregio già individuate o nel le zone industriali. E lo stesso vale per i pannelli solari. Difen dere tesori architettonici e am bientali è un atto di civiltà». Ma intanto, davanti a Volterra, il vicino comune di Montecati ni Val di Cecina ha issato le pri me quattro altissime pale. La battaglia del vento e del sole è solo agli inizi.

Marco Gasperetti

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